Venerdì 13 porta veramente sfortuna?
Certi di voler uscire stasera? Di venerdì 13 non si può mai sapere cosa possa accadere! Tra avvenimenti antichi e più recenti, scopriamo le radici del mito
Il 13 non è un numero molto amato.
Basta pensare al fatto che molte compagnie aeree passino direttamente dalla fila 12 alla 14, che molti numeri civici usino stratagemmi tipo “12a” in sostituzione del 13.
Per non parlare delle cene fuori. Essere in 13 a tavola porterebbe male!! In questo caso è facile capire il perché della superstizione, infatti all’ultima cena, erano 12 i commensali, ai quali si aggiunse Giuda, raggiungendo la cifra di 13. E sappiamo tutti com’è andata a finire!
Il famoso dipinto dell’ultima cena, realizzato da Leonardo Da Vinci
Sempre legata alla religione cristiana, è anche la brutta reputazione del venerdì. Gesù venne crocifisso proprio di venerdì.
Le radici dello “sfortunato 13” risalgono comunque a tempi molto antichi. Per la mitologia scandinava esistevano 12 divinità benevole, alle quali si aggiunse la tredicesima: Loki. Si trattava di un dio subdolo e malvagio, facile quindi capire il perché del collegamento alla sfortuna.
Come se non bastasse, sembra che alcuni avvenimenti storici confermino la paura di questo giorno.
Il 13 ottobre 1307 è la data in cui furono arrestati i Cavalieri Templari, secondo la leggenda, le maledizioni pronunciate dai templari durante le turture subite, avrebbero reso questo giorno sinonimo di sventura.
Il naufragio della Concordia
I superstiziosi italiani, avranno sicuramente visto nell’incidente della Costa Concordia, verificatosi proprio venerdì 13 del 2012, un’ulteriore conferma del mito.
Un altro elemento che ha contribuito alla brutta reputazione del 13, è il fatto che il numero precedente, il 12, sia ritenuto da molti un numero fortunato. Secondo alcune vecchie credenze, essendo facilmente divisibile, il 12 era un numero perfetto. Subito dopo arrivava il 13, numero primo ed inidivisibile. Quasi come un nemico subito in agguato.
