Vanità: uno dei più antichi vizi dei “vip”
-Duchessa Diana de Poitiers-
Bella, bellissima. Si narra che il primo calice di champagne sia stato modellato sul suo seno. Era una donna super desiderata ed amante del duca d’Orleans, destinato a diventare Enrico II di Francia. La duchessa era però ossessionata dalla sua bellezza, tanto da ricorrere ai metodi più assurdi per cercare di preservarla. Seguendo i consigli degli alchimisti del tempo, per apparire eternamente giovane, beveva infusi d’oro e mercurio.
Com’era prevedibile finì per morire d’intossicazione, anche se a ben 67 anni…considerando ciò che beveva, è stato un bel record di sopravvivenza!
-Rembrandt-
Straordinario artista, dalla mano impeccabile e i tratti delicatissimi. Un’altra sua caratteristica è una “impercettibile” vena di narcisismo, che l’ha portato a dipingere più di 80 autoritratti! Per farlo sembra utilizzasse un complesso sistema di specchi che permetteva di riflettere e proiettare la sua immagine su di una tela. Che si trattasse solo di sperimentazione di nuove tecniche o di effettivo, sfrenato amore per se stesso dettato dalla vanità…i risultati restano comunque ammirabili!
-Maria Antonietta-
La regina di Francia era un’appassionata di acconciature “originali”. Abbiamo virgolettato la parola perché l’originalità era tale da sfociare nell’assurdo. Era solita indossare pouf, ossia delle strutture nascoste dai capelli che permettevano di inserire tra la chioma i più svariati oggetti. Una volta “indossò” addirittura un veliero!