Vaccini e antivax: quello che ancora non vi è stato detto
Mai come nell’ultimo periodo la guerra tra favorevoli e contrari ai vaccini è stata così dura.
Ad alzare il polverone è sicuramente stata l’entrata in vigore della legge sui vaccini obbligatori, senza i quali i bambini non possono accedere a scuola.
Si è così iniziato a parlare di “dittatura”, di complotti statali con case farmaceutiche e “poteri forti” vari per costringere a vaccinare i bambini. Vaccinazioni che causano, a sentire gli antivax, dall’autismo, alle malattie più disparate, a semplicemente interessi economici delle case farmaceutiche.
Gli antivax si muovono al grido di “ho avuto il morbillo e sono ancora vivo”. Frase sicuramente indiscutibile, ma che di certo non si dimostra di ampie vedute.
Vengono organizzati dalle mamme antivax veri e propri party in cui i bambini possono infettarsi a vicenda, in modo da immunizzarsi verso la malattia. Tanto che volete che sia prendere la varicella o il morbillo? Ci siam passati tutti (o quasi) e siamo ancora vivi, no?
Bhe certo, perché quelli morti ovviamente non possono essere qui sul web a raccontarcelo.
E così, sempre meno bambini vengono vaccinati, creando un presupposto pericolosissimo per la diffusione, ed anche mutazione, di malattie che ormai sarebbero “sotto controllo”.
Il rischio che il proprio bambino possa improvvisamente diventare autistico dopo la somministrazione di un vaccino, sembra troppo alto da correre, tanto da far indignare i genitori che si vedono costretti dallo Stato a vaccinare i propri figli. Risulta paradossale pensare che un tempo i vaccini siano stati ritenuti la più grande scoperta dell’umanità e la sua salvezza da terribili malattie, mentre oggi vengano demonizzati.
Ma da cosa è nata questa paura vaccini – autismo?
Alcuni vaccini contengono al loro interno il virus vivo ma attenuato della malattia per la quale si vuole vaccinare. Esiste quindi la remotissima possibilità che il vaccino scateni una forma abortiva di quella malattia. Sono quindi sicuri al 100%? NO. Ma possono scatenare patologie che niente hanno a che fare con loro? Altro grandissimo NO. O quantomeno, non è mai stato provato.
La verità è che ci siamo “abituati” ai vaccini, al benessere che hanno portato, tanto da non essere più spaventati da ciò che l’assenza di vaccinazioni e della copertura di massa, possano scatenare. Lo vediamo così lontano, non l’abbiamo vissuto. Questo ci porta a credere che un pericolo che non possiamo vedere, e non abbiamo mai visto, in realtà non esista.
Ma come abbiamo detto, la più grande paura è legata al presunto legame vaccinazione-autismo.
Come ha avuto inizio questa fobia?
Possiamo datare l’inizio di questo terrore dei vaccini al 1998, quando Andrew Wakefield, medico inglese, pubblicò un articolo sul Lancet (il più grande testo medico del mondo) riguardante alcuni sui esperimenti sulla correlazione dei vaccini con l’autismo.
Lo studio pubblicato era basato su 12 biopsie (che tra l’altro non sono neanche un numero così rilevante ai fini statistici) effettuate tramite colonscopia, ossia analizzando le pareti del colon e dell’intestino prelevandone del tessuto. I bambini soggetti degli studi avevano tutti disturbi intestinali e del comportamento e 10 di loro erano autistici. Nei soggetti con questa patologia trovò segni di infiammazione intestinale e ben 8 di loro, secondo i genitori, avevano sviluppato i sintomi a seguito della vaccinazione trivalente (morbillo, parotite e rosolia – MPR). Sebbene questo non dimostrasse il legame tra i vaccini e l’autismo, Wakefield in una conferenza stampa dichiarò che si trattava di una probabilità e consigliò di evitare il vaccino trivalente. Si potevano però effettuare in tutta tranquillità le singole vaccinazioni a distanza di un anno l’una dall’altra. Peccato che non esistessero i vaccini singoli e che quindi questo “appello” scatenò il panico totale e la sospensione della vaccinazione da parte dei genitori più preoccupati.
Si diede inizio ad un vero e proprio effetto domino, portando i bambini vaccinati in Gran Bretagna dal 93% al 75%. A Londra arrivarono addirittura al 50%.
Com’era ovvio che succedesse, il morbillo approfittò del terreno fertile. Si passò dai 56 casi nel Regno Unito nel 1998 ai 1348 del 2008, con due decessi. Solo in Irlanda vennero ricoverati 100 bambini per un’epidemia pneumonia ed edema cerebrale post-morbillo, tre dei quali morirono.
Prima delle dichiarazioni di Wakefiled il morbillo era una malattia sotto controllo, nel 2008 tornò ad essere endemica.
Le parole di un uomo avevano condizionato un’intera nazione ed avrebbero poi avuto ripercussioni globali.
Solo successivamente, quando il danno ormai era stato fatto, si scoprì che in realtà nei suoi “studi” il medico inglese non aveva utilizzato casi di controllo. Ossia non confrontò le biopsie intestinali dei bambini autistici con quelle dei bambini “sani”, non confrontò bambini vaccinati e non vaccinati. Semplicemente dedusse che il vaccino infiammasse l’intestino, gli facesse produrre una particolare proteina che, non si sa bene in che modo, arrivata al cervello causasse l’autismo. Niente di ciò che aveva affermato era in realtà stato dimostrato. NIENTE.
Ma l’uomo non sembrava mai essere stanco di disseminare terrore tra genitori apprensivi.
Qualche anno dopo pubblicò altri studi dove sosteneva la correlazione tra virus e vaccino del morbillo con il morbo di Crohn. Peccato che nessuno degli studiosi che abbia provato a ripetere i suoi esperimenti, sia mai riuscito ad ottenere i suoi stessi risultati rinvenendo tracce di morbillo nei tessuti dei pazienti affetti da Morbo di Crohn ed anzi i loro studi lo smentissero.
A questo punto Wakefield fu costretto ad ammettere di aver sbagliato, pubblicando addirittura uno studio a riguardo.
Tutti avvenimenti che avrebbero dovuto intaccare la sua credibilità, eppure le sue affermazioni sul vaccino trivalente continuavano inspiegabilmente ad avere un grande seguito.
Nel 2002, mai pago, pubblicò un altro studio dove a suo parere dimostrava la correlazione tra i bambini autistici ed il virus, proprio grazie ai problemi intestinali. Uno dei suoi assistenti venne allo scoperto dichiarando che nessuno dei test aveva dato quei risultati e che quindi Wakefield sosteneva il falso, pretendendo che il suo nome venisse rimosso dalla pubblicazione. Lo scienziato inglese corse ai ripari affidando i test esclusivamente al suo laboratorio, che stranamente confermava le sue teorie, tanto che anche questo studio venne pubblicato su Lancet. Come si suol dire, sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
La reputazione di Wakefield iniziò però a crollare e ben 10 dei suoi 12 collaboratori chiesero di eliminare il loro nome dalla pubblicazione, tanto che alla fine Wakefield stesso ritirò lo scritto scusandosi.
Questo spinse numerosissimi scienziati e studiosi e cercare di replicare le sue analisi, arrivando alla conclusione che non esista evidenza alcuna della presenza del virus del morbillo nei tessuti di persone autistiche o con il Morbo di Crohn.
Non c’erano più dubbi che gli studi di Wakefield fossero solo delle messe in scena. Venne licenziato dall’ospedale dove lavorava e fu processato per colpa medica e…udite udite, grazie alle indagini si fece luce sulle motivazioni di Wakefield!
A quanto emerse, il medico fu contattato da un avvocato che rappresentava le famiglie di bambini autistici, al fine di dimostrare la correlazione tra autismo e vaccinazioni. L’avvocato voleva fare causa alle case produttrici del vaccino ottenendo un risarcimento miliardario. Non fu un problema, quindi, pagare Wakefield più di 500.000 sterline per dimostrare il collegamento. Quei soldi vennero riciclati creando società fittizie e compravendite fasulle.
Tutto sotto la luce del sole, insomma.
Nonostante Wakefield inizialmente smentisse le scoperte, fu poi costretto ad ammettere tutto dopo l’indagine del giornalista Brian Deer. Da questa indagine emerse anche che molti dei bambini analizzati erano autistici da prima del vaccino. Biopsie del tutto normali vennero presentate come patologiche e il laboratorio utilizzato per gli esami era privo delle attrezzature adatte e delle giuste misure di sicurezza, tanto da essere chiuso poco dopo lo scandalo sul medico. Insomma, niente di ciò che aveva sempre sostenuto si dimostrò essere vero.
Ma non finisce qui! Wakefield era sempre pronto a sorprendere!
Si scoprì infatti che aveva brevettato (UK patent application number 9711663.6, 6th June 1997) un sistema per produrre i tre vaccini della trivalente SEPARATI. Ma quale casualità, dopo che lui stesso aveva sostenuto che la trivalente causasse l’autismo ma le tre soluzioni separate fossero assolutamente sicure.
Aveva quindi organizzato tutto anche per guadagnare dalla vendita dei vaccini separati. Un vero “genio del male” che causò la morte e gravi problemi fisici di molti bambini, per la mera sete di denaro.
Nonostante numerosissimi e seri studi dimostrino che tra autismo e vaccinazioni non esista alcuna correlazione, la voce di Wakefield e le sue menzogne continua a riecheggiare. La stessa rivista medica Lancet, ha ritirato gli studi di Wakefield che aveva pubblicato, confermando la disonestà del medico e prendendo una ferma posizione in merito.
Risulta quindi incredibile come un simile personaggio, dopo aver ammesso il suo inganno e la sua truffa, abbia potuto scatenare un movimento antivax globale, che continua ad alimentarsi tramite la rete.
I vaccini, pensati per salvarci e migliorare la qualità della nostra vita, sono improvvisamente diventati i nemici.
Purtroppo la maggioranza delle persone che si rifiutano di vaccinare i propri figli non hanno idea da dove abbia avuto origine questa falsa teoria della correlazione tra vaccini ed autismo e si lasciano dominare da una paura immotivata.
Nonostante tutti i fatti esposti finora, vogliamo comunque rivolgere una domanda agli antivax: cosa vi spaventa di più, una fantomatica e mai dimostrata correlazione tra autismo e vaccini o le terribili conseguenze che malattie come il morbillo possono avere sui vostri piccoli?
Pensiamo sempre che “non succederà mai a noi”, che non sarà il nostro bambino quello che avrà complicazioni da morbillo, quello che si ammalerà di meningite e vedrà il proprio corpo consumarsi, ma quando succede diventa troppo tardi per correre ai ripari. Dovete scegliere da cosa volete farvi spaventare, da un’ipotesi, una teoria mai verificata e da qualche voce su internet, o da malattie con conseguenze REALI e possibilmente catastrofiche?
A voi la scelta…ma ricordatevi che la libertà di un individuo finisce dove inizia quella di un altro altro. E l’altro ha diritto di essere protetto, di essere immunizzato, senza che qualche scelta scellerata di qualcun altro, possa rovinargli la vita.
Alcune delle fonti dalle quali potete approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Andrew_Wakefield
http://briandeer.com/solved/solved.htm
http://briandeer.com/wakefield-deer.htm