Toxoplasmosi: quando un parassita ci cambia la personalità!
Amanti dei felini, sappiamo che siete (o forse dovrei dire SIAMO) in tanti là fuori! Se fino ad oggi le nostre uniche preoccupazioni erano gli sbalzi di umore del nostro caro gattino, capace di passare da cicciobellococcoloso a Jack lo squartatore in un nanosecondo, da oggi avremo un’ansia in più.
Avrete sicuramente già sentito parlare di toxoplasmosi, il toxoplasma è infatti un parassita diffusissimo, che ad oggi è presente nel 30/50% della popolazione mondiale.
Ma come, non era un parassita dei gatti?
Facciamo chiarezza. Il toxoplasma è un parassita che necessita di trovarsi nell’intestino dei gatti per potersi riprodurre…questo vuol dire che farà di tutto per arrivarci. I portatori di toxoplasma più famosi sono i topi, che dopo esserne stati infettati smettono di temere i nostri cari mici ed anzi, ne sono attratti. Com’è ovvio, in questa maniera il toxoplasma ha strada facile fino all’intestino del gatto.
Anche noi umani possiamo essere infettati dal toxoplasma, che si ricava una bella cuccetta nel nostro cervello. A causa del contatto con le feci del gatto (magari tramite la lettiera, vivendo in cattive condizioni igieniche, consumando carne cruda o non lavando bene le verdure), possiamo diventare i nuovi ospiti del toxoplasma.
Si era sempre creduto che fossimo capaci di controllare noi il parassita, che diventava problematico solo in caso di gravidanza. Sembra invece che il toxoplasma abbia un ruolo importante sul nostro comportamento, influenzandolo pesantemente.
Sono stati condotti degli studi su soggetti con e senza il parassita ed è emerso che le persone infettate sono più propense a correre rischi, sono più impulsivi, cosa che in molti determina anche un maggior successo nella vita lavorativa. Di contro, spesso questo “sottovalutare i rischi” comporta che un’alta percentuale di incidenti stradali, vedano coinvolte proprio persone infette.
Nelle donne e negli uomini l’effetto del parassita presenta tratti comuni ed altri molto discordanti. Ad esempio nel lungo termine nelle donne il toxoplasma porta ad un calo della libido, con una tendenza a diventare più “generose”…cosa che spesso le porta ad accogliere gatti in casa (coincidenza?). Gli uomini contrariamente non vedono la libido alterata e mostrano un carattere più sospettoso e geloso in seguito al contagio. Si tratta comunque di reazioni opposte ad un aumentato livello di stress. Anche se potremmo non percepirlo come tale, è proprio di questo che si tratta.
Tralasciando l’aspetto comportamentale, il parassita può avere effetti negativi per la salute, aumentando il rischio di cardiopatie, in particolare di infarti. Inoltre un gran numero delle persone affette da schizofrenia, hanno iniziato a manifestare i sintomi solo in seguito al contagio con la toxoplasmosi.
Non è il caso di allarmarsi e sentirsi condannati alla schizofrenia, che comunque interessa una minima parte della popolazione mondiale, ma è bene evitare situazioni che possono portare al contagio.
Sembrerebbe sfortunatamente che l’uomo possa trasmettere la toxoplasmosi anche tramite lo sperma, ma gli studi a riguardo sono ancora in corso.
Quindi…sesso sicuro (che è sempre un consiglio valido), ortaggi sempre ben lavati, evitare la carne cruda ed i posti con scarsa igiene e preferibilmente munirsi sempre di guanti per pulire la lettiera del proprio gatto.