Donald Trump è il 45° presidente degli USA
Le elezioni statunitensi ci hanno tenuti tutti con il fiato sospeso.
Finalmente, dopo una lunga e tesa notte, il verdetto è arrivato: è Donald Trump il 45° presidente degli Stati Uniti.
“È una notte meravigliosa. È una notte fantastica per l’America. È una notte grandiosa per tutta la gente del mondo”.
Questa la dichiarazione dell’alto consigliere di Trump, Curtis Ellis.
Dopo i primi risultati poco incoraggianti per Trump, le zone Repubblicane sulla mappa hanno iniziato ad espandersi a macchia d’olio.
Come era facile aspettarsi, il magnate americano ha trionfato particolarmente nelle zone a maggioranza di elettori bianchi.
Nonostante questo la Clinton non è riuscita comunque a conquistare totalmente i voti dele minoranze, che tanto furono importanti per Obama.
Sicuramente un segnale del cavalcante scontento popolare. La massa vuole un cambiamento e l’ha visto in quest’uomo che ha raccolto voti al ritmo di “Make America Great Again” .
L’improbabile progetto della costruzione di un muro “antimessicani”, protagonista di innumerevoli prese in giro sul web, sembra non aver scoraggiato gli elettori americani.
Ovviamente le prime conseguenze di questa elezione non hanno tardato a manifestarsi.
Il crollo della moneta messicana è stato inevitabile, non per niente Trump ha precedentemente dichiarato di voler rinegoziare il NAFTA, il North American Free Trade Agree. Parliamo dell’accordo commerciale tra Canada, USA e Messico. Cosa ci si poteva aspettare dopo la sua vittoria?
Non sorprende, come risposta immediata all’elezione, che in tanti stiano pensando ad una migrazione in Canada.
Tra i primi a crollare ci sono i mercati asiatici, ma anche l’Europa ha risentito di queste elezioni.
Per non parlare del dollaro americano, in fortissimo ribasso.
Si tratta certamente di “sintomi” di un cambiamento non particolarmente gradito sul fronte politico mondiale.
Significative le parole di Obama, non esattamente un sostenitore di Trump:
“Non importa cosa accadrà. Il sole sorgerà al mattino e l’America rimarrà ancora la più grande nazione al mondo.”
La preoccupazione è comunque evidente nell’affermazione del presidente uscente.
Significative le riflessioni di Obama sul perché la Clinton non sia riuscita a staccare definitivamente Trump.
“Voglio dire qualcosa agli uomini là fuori, voglio essere onesto. C’è una ragione per cui non abbiamo mai avuto una donna presidente. Vorrei che ogni uomo che va a votare si guardasse allo specchio e si chiedesse se ha qualche problema con l’idea di avere una donna presidente”.
A quanto pare Donald Trump ha ottenuto il pieno consenso sia della Camera che del Senato. Per almeno due anni, quindi, il potere sarà tutto in mano ai repubblicani.
C’è chi definisce questo risultato “un incubo” e chi un cambiamento necessario.
Staremo a vedere quali saranno le prime azioni del nuovo presidente e quali ripercussioni avranno nel mondo.