Chi era davvero Pablo Escobar, il Re della cocaina?

Pablo Emilio Escobar Gaviria, morto nel 1993, non è mai stato stato dimenticato.

Stiamo parlando del più grande trafficante di cocaina della storia.
Ed in quanto tale è anche considerato il più ricco criminale mai esistito.

Sono nate tante leggende intorno a questo personaggio, ma cosa è vero?

1- Non è mai stato povero

Spesso si legge in giro che Pablo fosse il figlio di un povero contadino colombiano.
Bè, non è vero! Il padre era sì un agricoltore, ma non era di certo povero! La famiglia Escobar faceva parte dell’élite di Medellin. Tra i familiari di Pablo figurava infatti la moglie del presidente della Colombia ed un diplomatico ed intellettuale colombiano.

2- Un talento per la criminalità

Già al liceo aveva mostato una vena criminale, creando un mercato nero di fumetti e compiti svolti. Come se non bastasse si dedicava al furto di lapidi. Una volta rubate, sabbiava le scritte per poterle rivendere.
Il passo successivo è stato il contrabbando di elettrodomestici, sigarette ed il furto di automobili.
E non dimentichiamoci del rapimento di un dirigente di Medellin. Davvero un criminale versatile!

3- Un incredibile consumo di elastici

Cosa se ne faceva? Ovviamente ci legava le mazzette di banconote!
Ma la quantità di denaro guadagnata era talmente tanto esorbitante da richiedere un investimento di 2.500 $ al mese in elastici!

4- Il vero Re della cocaina

Un titolo indubbiamente meritato. Alla fine del 1980, il Cartello di Medellin controllava l’80% di tutta la cocaina proveniente dal Sudamerica.
In soldoni: quattro americani su cinque che facevano uso di cocaina, l’avevano ricevuta grazie a Pablo.
Solo negli Stati Uniti contrabbandava circa 15 tonnellate di cocaina al giorno.

5- Nelle classifiche di Forbes

Pablo Escobar è stato presente nella classifica degli uomini più ricchi del mondo per ben 7 anni di fila a partire dal 1987. Ma il suo record personale risale al 1989, quando è stato indicato come il settimo uomo più ricco del mondo!

6- Soldi da buttare

Ad un certo punto i narcos guadagnavano fin troppi soldi. Era impossibile riuscire a riciclare tutto quel denaro.
Così avevano iniziato a nasconderlo nei posti più disparati. In magazzini sotterranei, ma anche nelle pareti delle abitazioni, in fattorie e cantine. In questo modo più di due miliardi di dollari andavano persi, perché rovinati dalla muffa o perché…mangiati dai topi!
Fortunatamente questo per Pablo Escobar non era affatto un problema.

7- Un benefattore

Per evitare l’estradizione si offrì di pagare l’intero debito estero colombiano. Perliamo di ben 10 miliardi di dollari. Ma cosa saranno stati mai per un uomo che guadagnava circa 42.000 $ al minuto?

Gran parte della popolazione l’amava. Consegnò denaro ai poveri, costruì case per i senzatetto e campi di calcio, oltre ad un grande zoo.

8- La famiglia prima di tutto

Come quasi tutti gli uomini di potere, anche Pablo ha avuto innumereoli amanti. Molte donne gli scrivevano offrendogli la propria verginità o chiedendo di essere messe incinta. Nonostante questo però Pablo non ha mai lasciato la sua famiglia.
Nel 2009 il figlio Juan Pablo ha dichiarato in un’intervista che, in un periodo di fuga della famiglia, durante il quale erano costretti a nascondersi tra le montagne, Pablo Escobar bruciò 2 milioni di dollari in banconote per riscaldare la figlia.

Pablo ritratto con la sua famiglia

9- Prigione di lusso

I comuni mortali finiscono in terribili prigioni prive di comfort, ma non Pablo!
Nel 1991 stipulò un vero e proprio accordo con lo Stato colombiano per essere “rinchiuso” in una prigione di sua costruzione. “La Catedral” vantava un campo da calcio, barbecue, patio ed ospitava persone unicamente selezionate da Pablo. Gli era inoltre permesso di continuare a svolgere l’attività del cartello ed ovviamente ricevere visite.
Accanto a “La Catedral” fece costruire un altro complesso dove abitava la sua famiglia.
In tutto questo, le autorità colombiane dovevano mantenersi almeno a 3 miglia di distanza dalla “prigione”.

10- La strage di Escobar

Durante la sua carriera, Pablo è stato responsabile della morte di oltre 4.000 persone.
Tra queste: un candidato presidente, circa 200 giudici, migliaia di poliziotti e svariati giornalisti.

 

Nonostante tutti i crimini da lui commessi, nella città di Medellin, è considerato un benefattore. Basti pensare che una delle attrazioni principali del posto è proprio il tour sui luoghi significativi dei narcos.
Il merchandising è incredibilmente ricco: magliette, tazze, accendini e quant’altro, tutto con le foto migliori di Pablo Escobar.

Non mancano le figurine per bambini da collezionare, proprio come per ogni “eroe” che si rispetti.

 

 

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